Dinamiche parallele

Squilla il cellulare.

“Ciao, martedì sera ci vediamo a casa di Antonio per organizzarci. Quest’anno abbiamo intenzione di fare una squadra forte e tu devi essere dei nostri”.

Una telefonata, una semplice telefonata e ti vedi catapultato dentro uno di quegli appuntamenti davanti ai quali non ci si può sottrarre e davanti ai quali, come novelli Garibaldi, non puoi fare altro che proferire il tuo fermo e convinto, per quanto piccolo ed umile, “Obbedisco”.

Non hai bisogno di fare domande, di sapere, di conoscere. In una sorta di Grande Fratello paesano, l’unica cosa che conta è che “sei stato nominato” e, quindi, “conti” perchè qualcuno “ha pensato a te”! Non ti chiedi perchè ti stanno cercando ora, quando manca poco al grande evento, e non prima. Non ti interessa sapere perchè, la volta prima, non ti hanno nemmeno invitato e non ti poni il dubbio se ti vorranno con loro anche per la volta successiva.

Allora inizi a prepararti per l’incontro. Pensi. Rifletti. Cerchi di trovare schemi e soluzioni da proporre per portare la tua squadra alla vittoria! Poi arriva il giorno dell’incontro.

Arrivi con qualche minuto di anticipo. Sei già carico di tuo ma, quando vedi i volti degli altri inviati, l’adrenalina sale a mille. Ci sono alcuni veri campioni, alcuni un tantino grandicelli ma che possono fare la differenza con la loro esperienza. Ci sono anche volti nuovi ma, si vede subito, hanno tanta voglia di fare. Inizia l’incontro.

Ti siedi ed ascolti attentamente il leader della squadra. Parla con tono sicuro. Presenta gli altri e già questo ti proietta alla serata fatidica. Ti vedi con il volto raggiante e le braccia alzate in sengno di vittoria. L’adrenalina ha raggiunto livelli esponenziali! Gli schemi e le soluzioni che avevi pensato non servono a nulla. Loro hanno già tutto pronto, tutto studiato a tavolino e, comunque, con questa squadra basta entrare in campo che si vince facile e sicuro!

Alzi timidamente la mano. “Scusate, una domanda? Io vorrei la maglia con il numero 7, è possibile?”.

Tutti ti guardano, qualcuno sorride.

“Maglia? Numero 7? Qua stiamo facendo a lista civica ppo sinnicu mica la squadra per il torneo scapoli contro ammogliati”.

Ed io che mi ero allenato a festeggiare i goal come Ronaldo…. Confusione da dinamiche parallele.

© Pietro Avveduto – Racconti per Spaccaforno.it