16 Comments

  1. siamo un paese di ignoranti che si fanno governare da gente ignorante, corrotta, in mala fede.
    di che ti lamenti?
    dovresti essere contento che almeno quel palazzo sia ancora in piedi, dove sono finiti i palazzi in stile liberty del corso?
    hanno preferito buttarli giù per far fare qualche palazzo ‘cco beddu battutu’.
    come mai a ispica la zona protetta non è il vero centro ma ‘u carminu’ e le catapecchie di quel quartiere?
    chi ci ha guadagnato?
    è più facile sapere chi ci ha perso. Il PAESE ci ha perso, Ispica è l’unico paese della zona Ragusa-Siracusa dove non hanno girato una sola scena del commissario Moltalbano, questo vorrà pur dire qualcosa.

  2. una volta mio padre chiese all’onorevole S. Stornello, quello che viene ritenuto il più grande politico ispicese di sempre, come mai non facevano qualche parchetto di verde pubblico in paese.
    la risposta?

    ‘ cu cerca i macci sinni’ po ‘gghiri ‘ncampagna.

    se questo è stato il miglior politico ispicese della storia figuriamoci gli altri.

  3. Sì, caro Mimmo, proprio così!!! Anch’io di tanto in tanto e ricordando Ispica, mi trovo a pensare che “Era meglio quando andava peggio” oppure che “Dopo i tempi brutti… arrivano quelli peggiori”.
    Ma nel nostro piccolo facciamo qualcosa, facciamolo per noi… da vicino e da lontano!

  4. Caro Saro, grazie. Sono appenna sceso in continente e m’avvedo che le nostre passeggiate al vecchio corso hanno visto bene cose che molti paiono non vedere. Io ho visto anche dell’altro e sto registrando segnali preoccupanti anche nelle nostre due benamate chiese. Pensa che il giorno prima di partire sono andato a pregare nella chiesa del carmine per non farmi attorcigliare le cose di pancia già provate da altre incurie come a ricordare che in piazza brancati mi sono dovuto stendere per terra viste le panchine scassate e prendere appunti…, come un pazzo ho abitato l’ultima mia discesa al paese e ‘mane, lo giuro, quanta tristezza già al ricordo.. buonanotte Ispica!

  5. Un saluto a tutti voi, scrivo oggi il mio primo post su questo blog, ma vi seguo da alcune settimane.
    Non ho scritto niente nel timore di non essere in tema con gli argomenti del blog, però il tema del degrado artistico-ambientale di Ispica mi sta molto a cuore. Aggiungo alle vostre riflessioni sullo stato dei palazzi cittadini una domanda: cosa ne pensate dello scempio che sta avvenendo delle coste e delle spiagge?
    Alludo non solo al fenomeno di erosione della costa della Marina-Marza, ma anche alle innumerevoli costruzioni private che stanno sorgendo come fungi sulla bellissima spiaggia di Cirica.

  6. Ciao Gianni, ben venuto in questa piazza web. Spero che continuerai a segurici senza timori sull’essere in tema o meno. Come in tutte le piazze ogni apporto, ogni stimolo leale, amplia il confronto, ed in un posto che al proprio centro mette Spaccaforno, ogni contributo è per tutti un tassello intorno al quale far crescere la positività delle intenzioni e delle azioni per migliorare sicuramente il weblog “Spaccaforno.it”, ma anche (probabilmente) la comunità di cui siamo, non per scelta, “figli”. I moderni dettagli da scoprire, proposti in questo post, sono le ultime flagellazioni e ultime mutilazioni che il liberty simbolo di Ispica ha subito gratuitamente. Colgo l’occasione del tuo stimolo riguardante le coste soffermandomi sull’erosione Marina-Marza (e non sull’altro argomento che ci avviterebbe sulle licenze edilizie, piani regolatori e quant’altro sia il massimo della ciecità che massacra e continua a distruggere il nostro patrimonio naturale ed ereditato dagli avi – sono dell’idea che chi edifica di questi tempi ha quantomeno la cartabollata apposto).
    Mi chiedevo: quando iniziò il fenomeno erosivo delle coste Marina Marza, in seguito alla probabile costruzione del braccio del porto di Pozzallo, c’è stato un Sindaco, un Vicesindaco, un Assessore, un Consigliere, un Uomo di partito, un Politico della strada, un Ispicese che si è adoperato affinché si chiedesse, nel nome della comunità ispicese, un risarcimento danni? Se sì, mi piacerebbe conoscerne l’esito e a che punto è realmente la questione (a poco mi servirebbe sapere che i pantani burocratici hanno sepolto l’emergenza). Se no, mi piacerebbe conoscere di quali altre emergenze si sono occupati gli uomini che avrebbero dovuto farlo (i politici) considerando che la costa è distrutta, l’economia non se ne giova e tutti quanti andiamo a consumere i gelati da chi sventola “bandiera blu” in barba agli ispicesi che sicuramente hanno avuto i governanti che hanno saputo meritare.

  7. E’ la prima volta che visito il vostro sito (scoperto per puro caso) e vi devo dire che siete forti.
    Grazie per tutte le notizie che fornite anche a chi da un pò di tempo per motivi di lavoro vive nel ricco nord-est.
    Saluti

  8. Non credo che il fenomeno erosivo della costa sia dovuto al porto di pozzallo, anzi il porto è un beneficio, certo qualcosa si potrebbe fare ma sapete bene tutti che per fare la qualsiasi ci volgiono soldi che non si sa da quale tasca tirar fuori. Abbiamo una fascia costiera che, se sfruttata a dovere, potrebbe fare la fortuna di molti. Ci vogliono invesimenti, concessioni, e teste buone. Il Comune potrebbe adoperarsi nella progettualità e nelle concessioni, ma chi tirerà fuori i soldi?
    Abbiamo 13 km circa di costa e non si può intervenire in un breve periodo facilmente, i mattoni vanno messi uno ad uno con una coordinazione “particolare” ben appoggiata e sostenuta. Ad oggi che mi pare ci sia stabilità politica nel comune, poi non so, volendo si potrebbe cominciare a muoversi. Ma chi si accollerà di spingere e battersi per questa cosa? Non si tratta di buttare un camioncino di materiale o abbattere un edificio diroccato. In fin dei conti sapete bene che di solito si cerca di compensare le urgenze, a livello comunale, quindi, un cambiamento strutturale potrebbe avvenire secondo me soltanto con investimenti di privati. Sareste disposti affinchè il comune vendesse dei tratti di spiaggia a patto di veder nascere alberghi, villaggi, e di vedere sistemata ed ordinata la costa? Di certo entrerebbero molti soldi in comune… poi, in quali tasche andrebbero… certo, bisogna vedere molte cose. I commenti sono graditi.

  9. Gianluca spero non sia giunto il momento delle svendite all’asta. Intanto che te ne pare del nuovo itinerario turistico di Palazzo Bruno? ciao

  10. Gli hanno fatto la barba senza schiuma.
    Dicesi che “Ci sono andati a zappare”.
    E’ una vergogna.

  11. Io non sono affatto daccordo che il comune venda le spiagge per fare degli alberghi, non è questo il modello di turismo che mi pare applicabile al territorio di Ispica.
    Il modello corretto potrebbe essere quello delle riserve naturali della provincia di Siracusa, con le strutture alberghiere a basso impatto e lontano dalle coste.
    Lo sapete che la zona di cirica è un SIC (Sito di Interesse Comunitario), e che sulla carta è già una riserva naturale?
    Certo se poi il comune rilascia concessioni edilizie sulle coste, non se ne esce più.
    Il comune potrebbe invece spingere per la realizzazione della riserva e creare dei percorsi naturalistici tra i pantani e le zone umide. Si potrebbe valorizzare l’aspetto archeologico di Cirica, non dimentichiamoci che li sorgeva un villaggio antico e che sono state scoperte navi bizantine e tombe.
    Il fatto che poi siano dei politici i primi attori di questo scempio, cercando loro in prima persona di farsi la villetta sulla spiaggia, chiude il cerchio…

  12. Sareste disposti affinchè il comune vendesse dei tratti di spiaggia a patto di veder nascere alberghi, villaggi, e di vedere sistemata ed ordinata la costa?

    NO! E’ un pò semplicistico pensare di applicare un modello che può funzionare in una certa zona ad un’altra, ogni territorio ha le sue specificità, ispica non è la Florida o Los Angeles, in teoria potrebbe svilupparsi e diventare molto ricca, ma non cementificando.

  13. per gianni barrotta: se ogni volta fai un commento inserendo dei dati leggermente differenti dal commento precedente (nome, email etc.) il tuo commento andrà “parcheggiato” in attesa di approvazione, se invece inserisci sempre gli stessi dati a partire dal 2° commento non avrai più bisogno dell'”approvazione”.

  14. Auguri a Piero di Giorgio da tuo cugino per il tuo compleanno e dai tuoi genitori.

  15. Le paludi interessano più alle zanzare ed agli uccelli che a voi stessi, cementificare dà lavoro all’ edilizia ed all’ artigianato, non solo, entrano soldi in comune ed arrivano turisti che spendono nel nostro comune. Bisogna soltanto regolamentare con disciplina.

Comments are closed.