Ladies and gentlemen, i TRINAKANT!

Sono orgogliona.
Ne avevo parlato appena qualche tempo fa, qui, nella discussione sulle cucuzze, dicendo che li avevo sentiti a Pozzallo e che mi dispiaceva tantissimo che nessuno li invitasse ad Ispica.
E ieri sono arrivati, questi 6 musicisti appassionati e bravissimi.
Appassionati, primo perché la musica è un’amante esigente, che non perdona distrazioni o abbandoni. Secondo perché dedicarsi ad un genere di nicchia come quello della musica klezmer significa studiare, approfondire, scoprire un mondo che non trovi ogni giorno dietro l’angolo o dentro il volume del Millenote. Terzo, perché l’ho visto: dovevate vederli, sti ragazzi innamorati di quello che stavano facendo su quel palchetto.trinakant-band.jpg
Bravissimi perché bravissimi: qui c’è poco da aggiungere. C’era gente con la bocca aperta a sentire cosa riusciva a tirare fuori Carmelo da quel clarinetto (ma chi, cu è, chddu ca furria co’ muturi? – sì – ), o Giovanni, con quelle manone, da quelle corde. Nomino apposta i due “paesani”, perché erano loro quelli che ieri finalmente si sono esibiti nella loro città. Non da meno sono stati gli altri 4.
Hanno incantato i bambini, che hanno ballittato davanti al palchetto finché i genitori esausti da ore di festa e passiata non hanno optato per:

1) portarseli via di peso; 2) arrendersi e sedersi sulle panchine, a dare sollievo a gambe e piedi martoriati. Hanno incantato – cosa rara in questo paesino timido – anche i grandi: mariti compassati e signore fresche di messa in piega che non hanno disdegnato di dondolare la testa o battere le mani a tempo quando Fabio (voce e chitarra) o Giuseppe (fisarmonica) li incitavano. “A vistu chi su bravi?” “Ma su bravi piddaveru” “Pi cchi ssu bravi”. Ovviamente hanno incantato anche i ragazzi. Ma questo, credo, era normale.
Qualche nota su di loro. I Trinakant sono: Sergio Spadola (batteria e percussioni), Sergio Battaglia (sax contralto e soprano), Giuseppe Sarta (fisarmonica), Fabio Pitino (voce e chitarra), Giovanni Blanco (basso e contrabbasso), Carmelo Garofalo (clarinetto). Se volete saperne di più su di loro, o volete ascoltare qualche loro pezzo, trovate tutto qui.
Grazie ragazzi, tornate presto.

8 Comments

  1. Già, è vero.
    Pur non essendo un grande ascoltatore di musica kleZmer (ammetto, non sapevo nemmeno si chiamasse così) devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato da questo sestetto. Soprattutto Carmelo – il clarinettista – mi ha sorpreso non poco. Accidenti che bravo *_* !
    Giovanni (basso – non intendo la statura -_-) non era una sorpresa, invece; L’ho sentito suonare diverse volte dal vivo e… beh, non c’è nulla da dire ^_^
    Per quanto riguarda gli altri… non posso che quotare il post di Clara: ottimi musicisti. Bravi, bravi.
    (Ocio ragaZZi, ricevere complimenti da un ascoltatore di musica metal non è facile ;))

  2. trent’anni, dio mio!, ma non lo dirò in giro; vedrai come si metteranno di corsa, gli anni… un forte abbraccio

  3. curioso di sentirli. spero di esserci al prossimo appuntamento. già che ci un sono un saluto a Carmelo – il clarinettista 🙂 bravo davvero, ma l’ho ascoltato in altri contesti musicali.

  4. quello che ammiro prevalentemente dei trinakant, a parte le sonorità ebraiche, è la sinergia tra gli esecutori;tutti nella stessa linea musicale, non c’è chi vuole allungare la gamba, non c’è il fenomeno dell’egocentrismo (ingrediente distruttivo per una band).Salutando tutti i miei amici auguro ai Trinakant una sequèla di successi

  5. Vi ringrazio tanto a nome dei TrinaKant dei complimenti e degli elogi che ci manifestate. Il concerto di Ispica è stato in assoluto uno dei più belli che abbiamo fatto. Per dicembre e gennaio stiamo preparando uno spettacolo musicale-teatrale. Vi aspetto. Shalom, Shalom

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