7 Comments

  1. Valerio ha vinto LA BATTAGLIA PER LA MEDICALIZZAZIONE,
    i politici locali,in primis Leontini, e tutta l’amministrazione si devono vergognare,per l’attenzione non prestata a una priorità come la tutela della salute di tutti i cittadini,che andava affrontata decenni prima,ma SOPRATUTTO, quando Leontini è stato titolare della sanità in SICILIA, AGGIUNGO SOLO UNA FRASE VERGOGNATEVI DELLA VOSTRA INCAPACITA’.
    GIOVANNI CANNIZZARO

  2. La vergogna, per il consigliere regionale leontini(gli Onorevoli Deputati occupano i banchi di Montecitorio,alla regione sono solo consiglieri regionali),dovrebbe essere “un’azione quotidiana”, e non solo per il fallimento totale della sua politica…..!!!

  3. Caro Giovanni, so perfettamente che le mie parole non serviranno a farti cambiare idea. Confido sulla tua intelligenza, come, purtroppo, confido anche sull’ampiamente riconosciuta capacità di qualcuno nello spandere gratuitamente “miele ed ambrosia”.
    La questione delle ambulanze medicalizzate era, senza ombra di dubbio, una prblematica che andava risolta, com’è stata risolta. sono d’accordo con te quando, nel tuo intervento, esordisci con il dire che “Valerio ha vinto la battaglia”. Anche se è triste (e porta in se una certa dose di fallimento) dover dire che per vincere una battaglia è stato (anche) necessario il sacrificio di una giovane vita.
    Non credo, però, che Valerio avrebbe festeggiato questa vittoria puntando il dito contro….. Avrebbe, invece (forse), gioito per l’ottenimento di un importante traguardo.
    Non credo sia questo il luogo ne credo di essere la persona adatta per poter approfondire tematiche su l’impegno e l’attenzione prestata sulla questione.
    Voglio però ribadire che, adesso, non è il momento di recriminare (come prima non è stato il momento per vantarsi). Oggi è solamente il momento per gioire insieme (tutti).
    Ad maiora

  4. Caro Giovanni,
    per fortuna le parole dei portinai non hanno fatto mai cambiare idea sui comportamenti e le discutibili attività dei loro padroni…;diciamo che fanno bene il loro lavoro ma non dovrebbero pronunciarsi su circostnze che attengono il loro capo; e questo per una ragione fondamentale quanto sostanziale:non sono credibili!
    Ma io sono sicuro che Tu, Giovanni, sarài così intelligente(della quale non confido ma ne nutro la piena certezza..)da capire e farti un’idea.
    Perchè la tua azione, nobile, universale,in quanto risolve un tema delicatissimo, che mette in primo piano il valore del bene della vita,( e non quello della carota o del pomodorino!),ha una valenza doppia poichè è l’immediato e diretto risultato su un fallimento eclatante, vergognoso, ingiustificabile, direi storico.
    Perchè qui non è solo messo in discussione il sacrificio di Valerio, ma è la patlogica inutilità di rappresentanti palermitani, utili solo a pratiche clientelari e a viaggi di piacere.
    E se te lo dice chi, notoriamente di estrazione centrista, anticomunista per eccellenza, e dalle idee chiare circa l’appartenenza alla politica di centro-destra, e la piena condivisione della politica Berlusconi-Follini,penso sia la prova più idonea per allontanare ombre circa una presunta possibile strumentalizzazione speculativa, della quale l’argomento potrebbe prestarsi.E su questo posso anzi affermare, per onestà di persona e di ruolo di consigliere comunale, che nessuno dei rappresentanti di sinistra si siano abbandonati a discussioni dal chiaro intento strumentale.
    La scomparsa di Valerio, e la denuncia del suo papà, non solo ha toccato i cuori di tutti, ma ha indotto ad un profondo senso di giustizia, come mai forse era accaduto prima.
    Rimane, purtoppo lo sgomento per il fallimento, ingiustificabile di certa parte politica.
    E questa è una ferita che rimarra nella storia della politica della città di Ispica.

  5. Fiuuuuu !!!!!! caro sign. Bellisario, meno male che ho finito di leggere tutto il suo articolo….stavo rischiando, fermandomi prima per lo sconcerto….. di non fugare il mio dubbio iniziale, ” ma il Bellissario sta strumentalizzando il dolore di un padre che ha perduto il bene più amato della propria vita ? ”
    (……………). Caro Giovanni, da adolescente rinfacciavo sempre a mio padre di non avermi mai voluto bene, e lui, pazientemente, rispondeva sempre la stessa frase ” E’ vero …non ti ho mai voluto bene, poi un giorno, quando anche tu sarai padre……capirai se può esistere un padre che non ama i propri figli” oggi non posso che dargli ragione. Tutti i padri non toccati dal tuo stesso dolore, possono dirti quanto si può voler bene a un figlio, ma solo chi ha provato la tua stessa dolorosa perdita può capire veramente cosa vuol dire non averlo più e comprendere. Tutte le altre parole a te dette, sono solo di circostanza o convenienza che dir si voglia, che non fanno bene a chi le pronuncia e a chi le riceve. Di una cosa sono sicuro, tutti noi avremmo fatto volentieri a meno di un nuovo angelo a vegliare su i nostri angeli, ma l’architetto della vita è Uno e Uno soltanto e davanti a lui non possiamo fare altro che inchinarci.

  6. Bravo Peppe, almeno avrai imparato che gli articoli si leggono nella loro interezza, vedi..non si finisce mai di imparare!
    Ah ,visto che siamo in tema, “impara anche a scrivere corettamente il mio cognome”.Grazie.

  7. Vero, e proprio vero. Io forse , ma non sono sicuro di riuscirci sempre, cerco di continuare ad imparare, ma non posso fare a meno di invidiare “altri” che non ne hanno più bisogno. In ogni caso il mio intervento finisce qui. Ritengo il primo commento di questo post troppo importante per ridurre il tutto ad uno squallido battibecco

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