Intonaco spaccafornaro.

Tra un mese, e forse più, scivolerò nell’isola. Quando mi porterò a casa immagino di già la faccia dei miei genitori, già perché ancora non hanno intonacato la casa e per ripicca, siccome avevo già dipinto un sole bianco proprio all’ingresso, per protesta, adesso voglio piantare dei gigli, fare un fosso proprio davanti al civico 28 e metterci dentro dei bei gigli. http://www.dreamstime.com/stock-photo-beautiful-calla-lilies-image20375870Ne ho parlato ‘mane con Nicola De Maria appena tornato su dalla sua terra. E vediamo chi ha ragione di vietarmi di fare un fosso dove piantare dei fiori, vediamo se qualcuno ha qualcosa da obiettare visto che uno si mette un cancello ammare, un altro vuole mettere un tappeto verde con due buche nel culo della terra e qualcun altro, diversamente orna le pozzanghere di mare con i copertoni. Che minchia, avremo di che sparlare d’estate, a Ispica!

2 Comments

  1. Anch’io tra un mese scenderò giù. Nel ventre della terra del sole.
    Non sò come reagirò alla vista, ancora una volta, di cupirtuna, cancella e munnizzai vari.
    Chissà il suono del mio respiro davanti a tutto questo.
    Fantastica la tua idea dei gerani!!!
    Grazie al tuo post e a John Zorn ho fatto un buon risveglio!!!!!

  2. Bello il termine scivolare.
    Evoca alla perfezione l’attesa, l’arrivo e la sosta.

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