In Time – Spaccaforno

Caro Felice, i Social sono solo uno strumento. Se c’è un mancato rinnovo della classe politica locale, come dici tu, è da ricercare in altri territori, sopratutto nelle metodologie arcaiche e ben radicate di affrontare i momenti di confronto: chi è già rodato nei propri apparati non cerca dialoghi.

Nei social c’è semplicemente un’altra piazza, quella che manca nella realtà e che era la scena più alta una volta, prima che si dischiudessero nuovi territori di incontro. Se non fosse stato così non sarebbero nati movimenti alternativi ai classici apparati di partito, quindi non è da demonizzare la contemporaneità dei social.

A Ispica sono in moto le “macchine familiari” di tipo novecentesco, perché sono ancora efficienti o almeno ritenute tali. Sono in moto le “macchine sociali” e probabilmente anche quelle “ecclesiastiche” più tradizionali. Anche nei social si vede qualche timida prova di esistenza in vita, ma è poca cosa se escludi le foto del momento.

La comodità della poltrona nel fare attività “politica” da casa o dal cellulare è una comodità non sfruttata in modo pieno, se le sole parole che escono dai “Veri Attori” arrivano filtrati da asettici comunicati stampa, da interviste singole, e quel che è grave mi sembra sia la totale mancanza di esternazione di contenuti autentici.

Si è nella fase della conta dei numeri, dei selfie, dei proclami in stile novecentesco. Dall’altro lato gli “algoritmi” che temi ci amministreranno in futuro sono un pericolo reale e sono già una minaccia, ma soltanto là dove si perdono la carne e le ossa degli individui.

A Spaccaforno, le persone vere possono evitare questa “minaccia” e possono farlo tornando a guardarsi negli occhi mentre parlano e questo è complicato ma non impossibile, anche se la tendenza della modernità disabitua dall’essere autentici … e questo è un altro discorso che ci allontanerebbe dalla questione territoriale.

Sono convinto che molti individui dedichino tempo al loro fare politica, quel che non mi è chiaro risiede nel fatto che di molte persone non comprendo cosa loro intendano per “politica”. Ma non mi sfugge l’energia che profondono alcuni appassionati, l’energia che alcuni ci mettono nel farla.

Il tema è “cosa fare”, e non lo si può discutere con chi suppone: “Noi Siamo e di voi non ce ne frega un cippalippa”.

Spaccaforno non ha bisogno di conflittualità allo stato attuale, ha bisogno dell’unisono delle più Alte Sinergie, per poter essere ancora e non proseguire nel baratro del lento declino di un paese che fu.

Spaccaforno 29 febbraio 2020 — Saro Fronte